La tornata elettorale che si è conclusa ieri è stata un importante banco di prova per il nostro Partito; il PD ha ottenuto un ottimo risultato ovunque e di questo dobbiamo ringraziare gli iscritti, i militanti e gli elettori che ci hanno nuovamente dato fiducia. Ma chi parla di vittoria deve fare attenzione. Le elezioni Amministrative non sono le Politiche.
Il risultato ottenuto ci dà il polso della situazione dei territori, ma non possiamo considerarlo solamente un test nazionale. Ieri il PD ha dimostrato di essere ancora un partito con una struttura che, laddove è utilizzata al meglio, funziona. Ma non è una questione di fortuna; per vincere servono impegno, capacità di rinnovamento e scelte coraggiose, ma sopratutto giuste. Servono candidati credibili, scelti con le primarie e portati avanti da tutto il Partito, senza correnti e senza interessi, solo con la voglia di far vivere un sogno, il sogno del centro-sinistra.
Due flash per chiudere:
1) PDL, LEGA e M5S non hanno attecchito e questo è un segnale forte che viene dato alla demagogia;
2) L'astensionismo è alle stelle e questo deve far riflettere tutti coloro che amano la Politica, non è bene per la democrazia e non è giusto per il Paese che un elettore su due sia lontano dalla scelta fondamentale e da quel diritto che ci deriva da molti sacrifici e molte morti quale è il voto.
Non è la Politica che si deve riavvicinare ai cittadini, ma sono i politici che devono tornare a fare un servizio al Paese e ai territori, cercando di scalzare quella convinzione ormai stratificata nella gente che chi fa politica lo fa solo o quasi per interesse personale.
Solo così riusciremo a regalare all'Italia il sogno che abbiamo dentro.
Un grazie in particolare ai candidati sindaco oggi sindaci di molte città, è sopratutto grazie a loro e alle loro squadre che oggi possiamo sperare un po' di più in un'Italia migliore.
N.I.
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