giovedì 27 giugno 2013

DAL NUOVO SEGRETARIO FINO AL CONGRESSO


In un clima surreale, il PD cercava un nome condiviso, neutrale e che rappresentasse tutti, per non portare il Partito e il Paese allo sfascio; le "prime donne" hanno fatto passi da gigante, sì, ma indietro! Hanno colto l'opportunità di non candidarsi alla guida di un PD, come definito dalla segreteria nazionale, "morto, malato in coma"; non hanno proposto nomi (scelta saggia) in virtù di quel processo di cambiamento e rinnovamento, hanno altresì preso atto della grande responsabilità a cui Epifani andava in contro. La sua segreteria è stata definita da qualcuno come "di scopo", in vista del futuro congresso. Lui, persona seria e concreta riuscirà a traghettare il Partito verso la fase congressuale, ma non senza difficoltà. Si preannuncia un Congresso molto difficile, dove correnti e correntine daranno luogo a una di quelle tempeste tropicali che porteranno "morte e distruzione". Coloro che non hanno voluto prendere in mano le redini, senza un fine predestinato, adesso si chiedono se Epifani si candiderà alla guida del Partito: è giusto o no che lo faccia? Io credo che non sia né un frate benedettino né un francescano. Il problema non è chi farà il Segretario, ma è il partito che non c'è. Ci sono movimenti e correnti, ma non c'è più una linea e comunque i tempi sono cambiati e la democrazia dove la maggioranza vince non esistono più; adesso sono tutti uniti per perseguire i propri interessi, non per il Bene Comune. Dopo la batosta dei 101 traditori (che noi non dimentichiamo), segnali positivi sono arrivati dalle amministrative di Maggio. Ora però, dobbiamo aspettarci delle forti prese di posizione da parte della destra. E quel PD senza identità che crede di farsi carico del malumore degli iscritti o meglio del popolo del web, nell'ondata di critiche che pervade la penisola, che cosa farà? Mi chiedo che fine abbiano fatto i luoghi fisici dove intraprendere una discussione, dove se non si è favorevoli a qualche decisione lo si dice nella sede adeguata, di fronte alle persone e non su internet, dove l'ondata di odio ha la meglio sul buonsenso, dove lo sbeffeggiare l'altro ha la meglio sulla buona educazione e la buona Politica. Ciò che vogliamo è un Partito che la smetta di vivere per se stesso e che scenda veramente e di nuovo tra la gente!

Sabrina Giannini

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